Requisito non meno fondamentale per il corretto e sicuro funzionamento delle operazioni di lavoro e di posa in opera all’interno di un cantiere è quello della sicurezza sul luogo di lavoro. Tuttavia, i contesti e le procedure da monitorare e controllare – spesso persino contemporaneamente – sono moltissime, specie in un cantiere in piena efficienza.
A questo scopo la legge prescrive che venga nominato un responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP), ossia un punto di riferimento generale per tutte le procedure che interessino il campo della sicurezza e della prevenzione appunto. Egli coordinerà e vigilerà su tutte le strutture, le procedure e i soggetti propri di questo campo di attività.
A testimonianza del fatto che tutte le procedure e le attività rigidamente previste a termini di legge riguardo la sicurezza e la prevenzione siano state poste in essere, è altrettanto obbligatorio che venga redatto e tenuto aggiornato il documento di valutazione dei rischi in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, ossia il DVR.
Questa prescrizione di legge consta in un documento specifico, tale da attestare che tutte le verifiche e le valutazioni richieste per la prevenzione e la riduzione del rischio sul posto di lavoro sono state regolarmente adempiute, specificando i rischi peculiari e caratteristici dello specifico luogo di lavoro cui si fa riferimento. Il documento di valutazione dei rischi va sempre conservato in sede, per poter essere esposto qualora risulti necessario.
Un altro requisito fondamentale è individuato dalla legge italiana nella redazione del documento unico di valutazione dei rischi interferenziali, noto anche come DUVRI. Esso altro non è che un documento analogo, ma non sostitutivo, a quelli già descritti, ma che ricopre una funzione ulteriore in una casistica ben precisa.
Il documento unico di valutazione dei rischi interferenziali, infatti, è obbligatorio nel caso in cui siano presenti sul luogo di lavoro anche ditte appaltatrici esterne, ossia quando sia stato stipulato con queste ultime un regolare contratto. L’obiettivo è di per sé stesso chiaro, ossia quello di estendere la certificazione degli avvenuti controlli di sicurezza e prevenzione anche a questi soggetti.
Il piano di emergenza ed evacuazione aziendale ha la specifica funzione di rendere fruibili a tutti coloro che si trovino a lavorare in un edificio o un’impresa le basilari linee guida in materia di evacuazione e il vademecum di comportamenti e regole da tenere in caso di emergenza, affinché le procedure siano sempre razionalizzate, ordinate e soprattutto sicure.
Ad esso andranno accompagnate le planimetrie dell’edificio, di modo da fornire a chiunque dovesse consultarle un quadro intuitivo e completo del luogo fisico, delle sue entrate, uscite e delle possibilità di seguire e raccordarsi alle operazioni di evacuazione o emergenza.
Parallela alle certificazioni e ai documenti che devono essere sempre conservati ed aggiornati ai termini di legge, contestuale ad ogni luogo di lavoro sarà altrettanto obbligatorio porre in essere un debito programma di informazione e formazione degli utenti e degli addetti alle basilari procedure di prevenzione degli incendi, nonché a delle linee guida da memorizzare in caso di situazioni di emergenza oppure evacuazioni.
Altrettanto importante sarà svolgere ed organizzare delle simulazioni, sia per memorizzare le procedure di base che per prendere preventivamente confidenza con i luoghi e le varie fasi delle procedure di evacuazione in un contesto protetto e quotidiano.
Un analogo e parallelo programma organizzato di formazione sui cardini della sicurezza e della prevenzione sul luogo di lavoro andrà impostato per tutti gli utenti abituali dei locali. Il loro coinvolgimento, infatti, non rappresenta solamente una prescrizione di legge, ma anche e soprattutto un ottimo modo per coinvolgere ed abituare tutti gli utenti dello spazio e dell’edificio ad avere confidenza e familiarità con tematiche tanto importanti.
Oltretutto, una maggiore e più diffusa consapevolezza dei diretti interessati sulle pratiche e sulle modalità di prevenzione e riduzione del rischio avrà il desiderato effetto di rendere l’ambiente di lavoro più sicuro ed efficiente per tutti.
Operazioni del tutto analoghe andranno poste in essere anche riguardo al registro di controllo per la prevenzione degli incendi, ossia quel documento che viene richiesto ai vigili del fuoco o all’organo di prevenzione competente (di norma i tecnici dell’ASL di riferimento) al fine di certificare oltre ogni dubbio il fatto che siano avvenute tutte le procedure di manutenzione dei presidi antincendio.
Tale documentazione va mantenuta a portata di mano per qualsiasi evenienza e, soprattutto, aggiornata in ogni sua parte, sia per poter essere facilmente esibita in caso di controlli che per essere tempestivamente consultata ove necessario.
Tanto quanto la sicurezza e l’incolumità di coloro che si trovano presso un luogo di lavoro, è fondamentale che ogni cantiere, edificio o costruzione sia tale da non arrecare danni o porre in essere situazioni pericolose o nocive per l’ambiente naturale e paesaggistico che lo accoglie e lo circonda.
Partendo da questo presupposto, la valutazione del rischio ambientale, nota anche come VRA, è un documento che prende in esame tutte le possibili o probabili ripercussioni che un edificio o un cantiere possono causare all’ambiente circostante.
All’interno dei lavori di cantiere, o come tratto distintivo dell’attività lavorativa di un determinato edificio, potranno risultare impiegati materiali potenzialmente nocivi o tossici se dispersi nell’ambiente, e come tali il loro utilizzo va regolato, programmato e monitorato al fine di ridurre al minimo le possibilità residue di incidenti.
I sistemi di gestione, per quanto concerne il comparto della sicurezza e della prevenzione sul posto di lavoro e nei cantieri, constano nell’organico insieme di tutte le attività gestionali poste in essere dall’azienda, siano esse rivolte alla progettazione, alla pianificazione o al controllo delle misure adottate.
La capacità di certificare e monitorare l’impegno dell’azienda nel settore della sicurezza e della prevenzione permetterà a quest’ultima di assicurare ai propri partner e ai propri clienti di essere un soggetto scrupoloso ed affidabile nel garantire i più alti standard qualitativi e di sicurezza.
Infine, la figura che riassume in sé l’intero ambito della sicurezza e della prevenzione. L’ Health, Safety & Environment manager ha mansioni di raccordo, sorveglianza e garanzia nei confronti di ogni misura attiva, preventiva e di controllo relativa alla sicurezza, alla salubrità e al rispetto della normativa sull’impatto ambientale.
Uno dei simboli delle figure emergenti nel contesto della salvaguardia e della gestione ambientale, l’HSE manager è incaricato di redigere e mantenere sempre aggiornata l’intera documentazione riguardante la tutela e la prevenzione, sia dal punto di vista della sicurezza sul lavoro che di quella ambientale, facendo da necessario tramite con le istituzioni competenti e gli enti necessari al rilascio delle certificazioni richieste.
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